Ministranti
Il ministrante è quel ragazzo che serve all’altare durante le celebrazioni liturgiche
Il ministrante è quel ragazzo che serve all’altare durante le celebrazioni liturgiche. Il ministrante è anche chiamato “chierichetto”. Il termine ministrante ha sostituito col tempo il termine “chierichetto” poiché riesce a far capire meglio il suo significato (cf. Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 29).
Esso, infatti, deriva dal latino “ministrans”, cioè colui che serve, secondo l’esempio di Gesù che non ha esitato egli stesso a servire per primo, e invita a fare anche noi la medesima cosa amando i nostri fratelli.
Ma essere ministrante non si riduce soltanto al servizio all’altare, che presta con diligenza, generosità, impegno, precisione, puntualità. Perché:
Chi può essere ministrante?
Il ministrante svolge un vero e proprio ministero liturgico così come i lettori, gli accoliti, i cantori… ma è un compito tutto speciale
Un ragazzo per cui Gesù è quell’amico che sa dare un colore speciale alla vita di ogni giorno vissuta nell’amore.
Il Gruppo ministranti nella parrocchia
Il gruppo dei ministranti è un gruppo di bambini, ragazzi o giovani, che non solo prestano un servizio concreto nelle celebrazioni della comunità ma che con la loro stessa presenza possono aiutare i loro amici e gli altri fedeli a vivere sempre meglio la liturgia e la propria fede cristiana.
È anche prendere consapevolezza dei propri doni per metterli a servizio degli altri e così crescere sempre più per diventare sé stessi.
Un gruppo ministranti (come tutti i gruppi della nostra comunità) non esiste solo per fare qualcosa, ma anche per crescere nella fede e per divertirsi.
Santi modelli e patroni dei ministranti
Tra i patroni e modelli del ministrante/chierichetto troviamo:
san Tarcisio, un giovane cristiano di una delle prime comunità di Roma, che si rese disponibile a portare l’Eucaristia ai suoi fratelli in prigione a causa delle fede e che venne insultato e ucciso dai suoi coetanei pagani;
san Domenico Savio, un ragazzo che visse nel XIX secolo, che portava nel cuore il sogno di fare della sua vita un dono a Dio e ai fratelli: egli conobbe un altro grande santo, san Giovanni Bosco, che aiutandolo a scoprire la sua vocazione lo accompagnò anche nel momento della partenza per il cielo in giovane età.