Cammini
Un decalogo per i cammini di fede
Un decalogo per i cammini di fede
concetto importante: non ci sono famiglie di serie B e di serie A. Ciascuno si trova nella propria situazione per circostanze che, a volte, fanno parte del mistero della vita. «Chi sono io per giudicare?» ha detto papa Francesco. La Chiesa deve essere aperta a tutte le famiglie. Le situazioni irregolari non compromettono il cammino dei figli, anzi, si possono aprire occasioni di dialogo e di relazione.
non facciamo “catechismo o dottrina”, ma iniziamo un cammino di fede. Tappe e Sacramenti sono momenti del cammino e potranno essere scelte dalla famiglia in dialogo con i catechisti e i salesiani, secondo la maturità dei bambini. Tappe e sacramenti non sono la priorità.
in questo cammino i genitori sono al fianco dei loro figli, pienamente coinvolti con itinerari personalizzati. Tutti siamo protagonisti, nessuno deve sentirsi gregario.
la condizione necessaria per godere di questo cammino è lasciarsi coinvolgere in un ambiente educativo e familiare. Una famiglia di famiglie che fanno dell’Oratorio centro Giovanile un “CROCEVIA DI RELAZIONI”.
unità tra annuncio, celebrazione e carità. Questo trinomio si fonde con il “Sistema Preventivo” di don Bosco, ragione, religione, amorevolezza. La Fede si gioca nella quotidianità, in un intreccio con la vita che celebra e che ama.
lo stile della festa, che è tipicamente parte della spiritualità salesiana, deve connotare ogni nostra iniziativa. Anche l’incontro di gruppo dei cammini di fede dovrebbe avere questo stile… ci stiamo provando.
i cammini di fede iniziano in prima elementare con un incontro al mese, e proseguono dalla seconda elementare in poi ogni settimana fino all’età adulta. Si tratta proprio di un itinerario che non finisce. Sconsigliamo di iniziare questo itinerario con lo sguardo rivolto al sacramento della Cresima come ad un ‘ostacolo da saltare’ per un eventuale Matrimonio in chiesa. Tutte le tappe dalla seconda media in poi sono scandite da tappe e promesse libere, a volte celebrate in luoghi significativi come Assisi, nei luoghi salesiani a Torino e Colle don Bosco, alle Giornate Mondiali della Gioventù.
chiediamo ai genitori un dialogo franco e trasparente. Non abbiate paura nel manifestarci domande, disagi, fatiche e difficoltà, come anche gioie, proposte e disponibilità.
noi educhiamo evangelizzando ed evangelizziamo educando. Per questo motivo il nostro ambiente offre diverse possibilità in tanti altri ambiti: sportivo, musicale, teatrale, cinematografico. Il doposcuola per le medie e superiori è una delle attività che riteniamo più importanti per essere d’aiuto alle famiglie e per guidare i ragazzi in un approccio alla cultura non manipolato da ideologie strambe e false.
l’iscrizione deve essere fatta esclusivamente dai genitori, dopo aver conosciuto bene il cammino proposto e le diverse tappe. L’accettazione di questa proposta diventa così una sorta di “Patto Educativo” che coinvolge famiglia, bambini e ragazzi, salesiani e sacerdoti, catechisti, aiuto catechisti, animatori ed educatori, di tutta la Comunità Educativa Pastorale, in un circolo virtuoso che farà la differenza.