Iniziazione Cristiana
I Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana: Battesimo, Cresima, Eucarestia
I SACRAMENTI DELLA INIZIAZIONE CRISTIANA: BATTESIMO, CRESIMA, EUCARISTIA
Con l’iniziazione cristiana la Chiesa madre genera i suoi figli e, contemporaneamente, rigenera se stessa. Per “iniziazione cristiana” (IC), infatti, si intende il cammino di fede che, grazie ai sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia, inserisce nel mistero di Cristo e della Chiesa, cioè fa diventare cristiani. È un itinerario progressivo ed unitario, che nasce dall’annuncio, si approfondisce nella catechesi e trova il suo culmine nella celebrazione dei tre sacramenti, i quali non sono, perciò, tre azioni sacre autonome e senza collegamento, ma «sono tra loro talmente congiunti, da essere richiesti insieme per la piena iniziazione cristiana» (CIC, can. 842, § 2).
Per noi qui a Sambe i tre Sacramenti sono sì il culmine, ma anche il trampolino di lancio per la Mistagogia, la catechesi esperienziale che continua in modalità nuova dopo la Cresima, dai 12 ai 18 anni. Le promesse che i ragazzi possono fare liberamente, scandiscono il cammino e fanno maturare nella consapevolezza della propria appartenenza a Dio e alla Comunità cristiana.
CAMMINO DI FEDE
Il cammino dell’Iniziazione Cristiana è solo una parte del Cammino di Fede. È preceduto dal cammino che i genitori fanno nella preparazione al Battesimo e dopo il Battesimo, 0-3 anni e 3-6 anni. Prosegue con la Mistagogia, e poi con la vita adulta nelle diverse vocazioni nella famiglia, nella vita sacerdotale e nella vita consacrata. Il cammino di fede dura tutta la vita. Per questo noi la catechesi la chiamiamo CAMMINO DI FEDE.
UN DECALOGO PER I CAMMINI DI FEDE
Primo concetto importante: non ci sono famiglie di serie B e di serie A. Ciascuno si trova nella propria situazione per circostanze che, a volte, fanno parte del mistero della vita. «Chi sono io per giudicare?» ha detto papa Francesco. La Chiesa deve essere aperta a tutte le famiglie. Le situazioni irregolari non compromettono il cammino dei figli, anzi, si possono aprire occasioni di dialogo e relazione.
Secondo: non facciamo “catechismo o dottrina”, ma iniziamo un cammino di fede. Tappe e Sacramenti sono momenti del cammino e potranno essere scelte dalla famiglia in dialogo con i catechisti e i salesiani, secondo la maturità dei bambini. Tappe e sacramenti non sono la priorità.
Terzo: in questo cammino i genitori sono al fianco dei loro figli, pienamente coinvolti con itinerari personalizzati. Tutti siamo protagonisti, nessuno deve sentirsi gregario.
Quarto: la condizione necessaria per godere di questo cammino è lasciarsi coinvolgere in un ambiente educativo e familiare. Una famiglia di famiglie che fanno dell’Oratorio centro Giovanile un “CROCEVIA DI RELAZIONI”.
Quinto: unità tra annuncio, celebrazione e carità. Questo trinomio si fonde con il “Sistema Preventivo” di don Bosco, ragione, religione, amorevolezza. La Fede si gioca nella quotidianità, in un intreccio con la vita che celebra e che ama.
Sesto: lo stile della festa, che è tipicamente parte della spiritualità salesiana, deve connotare ogni nostra iniziativa. Anche l’incontro di gruppo dei cammini di fede dovrebbe avere questo stile… ci stiamo provando.
Settimo: i cammini di fede iniziano in prima elementare con un incontro al mese, e proseguono dalla seconda elementare in poi ogni settimana fino all’età adulta. Si tratta proprio di un itinerario che non finisce. Sconsigliamo di iniziare questo itinerario con lo sguardo rivolto al sacramento della Cresima come ad un ‘ostacolo da saltare’ per un eventuale Matrimonio in chiesa. Tutte le tappe dalla seconda media in poi, sono scandite da tappe e promesse libere, a volte celebrate in luoghi significativi come Assisi, nei luoghi salesiani a Torino e Colle don Bosco, alle Giornate Mondiali della Gioventù.
Ottavo: chiediamo ai genitori un dialogo franco e trasparente. Non abbiate paura nel manifestarci domande, disagi, fatiche e difficoltà, come anche gioie, proposte e disponibilità.
Nono: noi educhiamo evangelizzando ed evangelizziamo educando. Per questo motivo il nostro ambiente offre diverse possibilità in tanti altri ambiti: sportivo, musicale, teatrale, cinematografico. Il doposcuola per le medie e superiori è una delle attività che riteniamo più importanti per essere d’aiuto alle famiglie e per guidare i ragazzi in un approccio alla cultura non manipolato da ideologie strambe e false.
Decimo: l’iscrizione deve essere fatta esclusivamente dai genitori, dopo aver conosciuto bene il cammino proposto e le diverse tappe. L’accettazione di questa proposta diventa così una sorta di “Patto Educativo” che coinvolge famiglia, bambini e ragazzi, salesiani e sacerdoti, catechisti aiuto catechisti, animatori ed educatori, tutta la Comunità Educativa Pastorale, in un circolo virtuoso che farà la differenza.